Con il termine "filiera agroalimentare" s'intende tutto il processo che porta alla realizzazione di un prodotto alimentare finito, a partire dalla materia prima fino a ciò che arriva sulla nostra tavola. La filiera coinvolge diversi soggetti: agricoltori/allevatori, industria di trasformazione, industria di confezionamento, trasportatori, distributori, commercianti all'ingrosso e al dettaglio fino ad arrivare al consumatore.

Una filiera può essere più o meno corta o lunga a seconda del numero di passaggi e di soggetti che vi intervengono. Oggi si dà un particolare valore alle filiere corte che, permettendo di ridurre il numero di operatori economici coinvolti, cercano di garantire un maggior valore aggiunto a favore del produttore primario e un minor costo per il consumatore.

Nella filiera, l'azienda agricola in genere produce solo la materia prima (uva, latte crudo, uova, animali da macello, ortaggi ecc..), mentre l'azienda agroalimentare opera la trasformazione di questa in prodotti finali (latte pastorizzato, formaggi, uova confezionate, dolci, vino, carne, ortaggi) che sono commercializzati verso grossisti e/o dettaglianti. Talvolta l'azienda agricola, nei sistemi produttivi a "filiera corta", gestisce anche le fasi della trasformazione, così come del confezionamento e commercializzazione, fino alla vendita diretta.

Nel settore primario si possono individuare le seguenti filiere: lattiero-casearia, vitivinicola, olearia, tabacchicola, dei seminativi e delle grandi colture (cereali, soia, ecc.), zootecnica (che comprende le filiere della carne bovina, suina, avicunicola). Le filiere, generalmente, hanno una corrispondenza nelle Organizzazioni Comuni di Mercato (OCM). Tali organizzazioni, istituite dalla Comunità Europea, consistono in un insieme di regole che sovrintendono la gestione dei mercati dei prodotti cui si riferiscono le filiere.

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