Zootecnia

In Veneto

Il settore zootecnico comprende le produzioni agricole ottenute dall'allevamento delle seguenti specie animali: Bovini, Bufalini, Suini, Caprini, Ovini, Avicoli e Lagomorfi (Conigli e lepri).

BOVINI

Nel Veneto la produzione di latte bovino è di circa 1,1 milioni di tonnellate nel 2013 in circa 3.600 aziende e 570 malghe. Circa l'85% del latte veneto è destinato alla trasformazione lattiero-casearia, in particolare di prodotti tutelati (circa il 55%). La produzione veneta di carne nel 2013 è stimata dall'ISTAT in 193.200 tonnellate con un valore della produzione che nel 2013 è sceso a 475 milioni di euro. Al 1° dicembre 2013 la consistenza del patrimonio bovino veneto destinato alla produzione di carne ammontava a circa 428.000 capi, pari al 26% del totale nazionale (dati inventario ISTAT). Da notare che gli allevamenti con più di 100 capi sono poco più di 1.000 e allevano circa l'85% degli animali da carne.

SUINI

La produzione veneta di carne suina è stata stimata dall'ISTAT in 138.000 tonnellate, una delle più elevate di sempre, con un fatturato del comparto stimato in circa 204 milioni di euro. Il patrimonio suino veneto nel 2013 è stimato in 600.000 capi, in significativa diminuzione rispetto al 2011 (- 10,3%).

Nel 2013 erano presenti in Veneto 372 allevamenti della filiera DOP (8,8% del totale nazionale), di cui 329 da ingrasso o a ciclo chiuso. Verona è la provincia con più allevamenti certificati (142), seguita da Treviso (69) e Padova (58). Complessivamente la produzione di grassi certificati è stata di 592.000 capi, pari al 7,3% del totale nazionale. Il Veneto produce il Prosciutto Veneto Barico Euganeo del quale nel 2013 sono stati prodotti circa 60.000 pezzi omologati e disponibili per la vendita, mentre i prosciutti proposti per la marchiatura DOP non hanno superato le 47.000 unità.

AVICOLI

Molto sviluppata, nel Veneto, è la filiera avicola che con un fatturato stimato in 871 milioni di euro nel 2013 rappresenta il 40% della produzione nazionale. Tali risultati pongono la nostra Regione in posizione di leader. Da evidenziare che la carne di tacchino regionale costituisce il 55% della produzione totale nazionale. Polli da carne e galline rappresentano il 68% del pollame totale regionale, mentre la produzione delle altre specie avicole è marginale.

La produzione di uova si è attestata appena sotto i 2 miliardi di pezzi, con un valore della produzione di 220 milioni di euro.

CONIGLI

La produzione di carne di coniglio prodotta in Veneto rappresenta circa il 35,4% del totale nazionale e anche in questo comparto la Regione ha una posizione di Leader. Nonostante la quotazione media annua alla Borsa di Verona sia rimasta superiore a quella del 2012 non si è registrato un miglioramento della redditività degli allevamenti. Vari sono i motivi: i prezzi alla produzione rimangono ancora troppo bassi rispetto ai costi di produzione; l'offerta non riesce a coordinarsi perfettamente con in tempi della domanda (peraltro in flessione); vi è una agguerrita concorrenza estera (in particolare da Francia e Ungheria) in grado di vendere a prezzi competitivi.

 

Per ulteriori approfondimenti sul settore zootecnico si veda il Rapporto 2014 del settore agroalimentare veneto.

Aspetti Normativi

Notevole impatto nelle produzioni zootecniche riveste la gestione della normativa veterinaria e in particolare di quella relativa al benessere animale che interessa l'allevamento, il trasporto e la macellazione degli animali.

Latte bovino: nella produzione di latte bovino il DM 7/04/2015 prevede un controllo della produzione aziendale consegnata alle aziende trasformatici ("primi acquirenti") o commercializzata direttamente ("vendite dirette") dall'azienda di produzione eventualmente previa trasformazione in prodotti caseari. Il controllo avviene attraverso la verifica, per le consegne, delle dichiarazioni mensili che i primi acquirenti devono comunicare all'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA) e, per le "vendite dirette", delle dichiarazioni annuali a carico delle aziende di produzione. 

Latte crudo (di vacca, pecora, capra o bufala): si intende il latte che, in base al Reg. 853/2004, non è stato riscaldato a più di 40°C e non è stato sottoposto a trattamenti equivalenti. Può essere destinato solo al consumatore finale, e non a ristoranti, mense, bar o gelaterie. Chi intende effettuare la vendita di latte crudo deve presentare una Dichiarazione di inizio attività (D.I.A.) tramite apposita modulistica ai competenti servizi veterinari, che procederanno alla verifica di determinati requisiti quali il rispetto del benessere degli animali, le condizioni igienico-sanitarie dei locali e delle attrezzature.

Nella produzione della carne bovina e suina la normativa comunitaria definisce regole per la classificazione delle carcasse e la rilevazione dei prezzi. Tali attività sono finalizzate alla definizione di un prezzo medio del prodotto commercializzato, indispensabile per monitorare l'andamento del mercato e quindi per l'attivazione di eventuali interventi regolatori.

Nella filiera avicola la normativa comunitaria si occupa della produzione delle uova da consumo e delle uova da cova controllando rispettivamente i centri di imballaggio, gli incubatoi e gli allevamenti di uova da cova.

Dal 1° gennaio 2012 è entrato in vigore il divieto definitivo di allevare le galline ovaiole in gabbie in batteria (gabbie non modificate) previsto dalla direttiva comunitaria e dal relativo Regolamento applicativo (1999/74/Ce).

Vedi i link seguenti per la normativa nazionale e regionale riguardante:

Aspetti Tecnici

Dall'inizio degli anni novanta ad oggi il lavoro degli operatori del settore zootecnico è stato interessato da importanti innovazioni che hanno toccato diversi ambiti: il mercato e la commercializzazione, le tecniche di allevamento e di alimentazione, gli aspetti tecnologici e impiantistici, la riforma della politica agricola comunitaria (PAC) e l'emanazione di alcune Direttive di settore (ambientali, igiene degli alimenti, ecc.), ecc.

Qualità e sicurezza dei prodotti ed eco-sostenibilità ambientale degli allevamenti sono le principali sfide a cui è necessario rispondere nei prossimi anni, investendo risorse nella ricerca e sperimentazione di nuovi modelli produttivi. Inoltre, la riscoperta e la difesa delle razze autoctone di animali a rischio di scomparsa, e la valorizzazione dei loro prodotti, possono giocare un ruolo importante soprattutto per le aziende zootecniche localizzate in aree marginali (collina e montagna). In queste aree la zootecnia biologica può rappresentare una possibilità di sviluppo dell'attività agricola, per ottenere prodotti di elevata tipicità e qualità nel pieno rispetto dell'ambiente.

Ci limitiamo, dunque, a segnalare alcuni temi:

  • il miglioramento dell'utilizzo agronomico e/o energetico dei reflui zootecnici;
  • le pratiche legate all'applicazione del regime di condizionalità con particolare riferimento ai requisiti in materia di salute e benessere animale;
  • la sostenibilità ambientale di alcune tipologie di allevamenti per preservare la qualità del suolo, dell'aria e dell'acqua tramite l'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA);
  • il miglioramento della qualità dei prodotti di origine animale;
  • lo sviluppo di tecniche di allevamento secondo le indicazioni del metodo di produzione biologico;
  • la salvaguardia della biodiversità animale e delle risorse genetiche delle razze autoctone venete;
  • la valorizzazione dei prodotti tipici e tutelati (IGP-DOP) di origine animale.

Opportunità

Tra le opportunità di finanziamento, oltre al consueto Pagamento unico aziendale (Pua) segnaliamo i bandi  delle misure del PSR 2014-2020 tra cui:

  • Misura 4 - Intervento 4.1.1 "Investimenti per migliorare le prestazioni e la sostenibilità globali dell'azienda" che eroga contributi per investimenti strutturali e dotazionali nelle aziende agricole che consentano di migliorare la redditività e per migliorare la competitività della pastorizia, garantendo la gestione silvopastorale diffusa attraverso la riqualificazione e valorizzazione delle strutture malghive e il miglioramento fondiario delle superfici al servizio della malga;
  • Misura 4 - Intervento 4.2.2 "Investimenti per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli" che eroga contributi per investimenti materiali nelle imprese agroalimentari per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli di cui all'Allegato I al Trattato di Funzionamento della UE ;
  • Misura 3 - Intervento 3.1.1 "Adesione a regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari" che eroga contributi per la partecipazione per la prima volta ad uno di questi regimi di qualità;
  • Misura 3 - Intervento 3.2.2 "Informazione e promozione sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari" che eroga contributi per la copertura di spese derivanti da azioni promozionali, manifestazioni, inserzionistica, fiere, ecc...;
  • Misura 13 - Intervento 13.1.1 "Indennità compensativa in zona montana" che eroga un'indennità volta a sostenere il mantenimento di pratiche agricole in zona montana, e della relativa produzione di servizi ecosistemici e paesaggistici, garantendone la sostenibilità economica.

Risorse utili:

Per informazioni rivolgersi a:

Regione del Veneto
Sezione Competitività Sistemi Agroalimentari
Via Torino, 110 - 30172 Mestre Venezia
Tel. 041 2795546
Fax 041 2795494
E-mail: agroalimentare@regione.veneto.it

Regione del Veneto
Sezione Agroambiente
Via Torino, 110 - 30172 Mestre Venezia
Tel. 041 2795439-5449 • Fax 041 2795448
E-mail: agroambiente@regione.veneto.it

Regione del Veneto
Sezione Prevenzione e Sanità pubblica
Servizio Sanità animale e Igiene alimentare
Telefono 041 2791304-25 • Fax 041 2791330 - 1374
E-mail: saia@regione.veneto.it

AVEPA e sedi territoriali Sportello Unico Agricolo (SUA)

Riferimenti Utili

Regione del Veneto
Sezione Competitività Sistemi Agroalimentari
Via Torino, 110 - 30172 Mestre Venezia
Tel. 041 2795546 • Fax 041 2795494
E-mail: agroalimentare@regione.veneto.it

Regione del Veneto 
Sezione Prevenzione e Sanità pubblica
Servizio Sanità animale e Igiene alimentare
Telefono 041 2791304-25 • Fax 041 2791330 - 1374
E-mail: saia@regione.veneto.it

Regione del Veneto 
Sezione Agroambiente
Via Torino, 110 - 30172 Mestre Venezia
Tel. 041 2795439-5449 • Fax 041 2795448
E-mail: agroambiente@regione.veneto.it

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